Uno dei vantaggi nella scoppiettante vita della casalinga/giardiniera è che quando l'alta pressione arriva direttamente dal centro del deserto algerino e si installa comoda comoda in casa tua per una quindicina di giorni si può scegliere di far finta di niente, dimenticarsi che fuori dalla porta c'è il mondo e sprofondare nel divano, nella canicola e nella lettura.
E sciropparti le 619 pagine di "Le case degli altri" di Jody Picoult.
La cosa interessante di questo ultimo lavoro della scrittrice americana è che uno dei protagonisti è un ragazzo affetto dalla sindrome di Asperger e quindi si ha modo di conoscere più da vicino questo argomento, questa diversità che colpisce tantissime persone e di cui si fa un gran parlare ultimamente.
Poi però è anche un legal thriller e quindi io mi aspetto che dopo tante pagine, spesso anche ripetitive, si arrivi a conoscere l'epilogo della storia, il verdetto della giuria. Ed invece no, la storia si interrompe dopo un colpo di scena abbastanza scontato ed intuibile e lascia il lettore così, scontento ed insoddisfatto, abbastanza frustrato anche.
Ecco proprio non mi è piaciuto, lo sconsiglio vivamente.
Altra cosa invece la lettura di "Longbourn House" di Jo Baker che mi ha proprio divertita!
Tutti noi abbiamo letto La Austen e tutti noi abbiamo amato Orgoglio e pregiudizio, anzi abbiamo letto tutti i libri della Austen, abbiamo visto persino Il club di Jane Austin godendocela alla grande e desiderando di frequentare un così bel gruppo di lettura
ebbene, in questo caso Mr Bennet e la sua famiglia, la moglie , le figlie, Mr Darcy, i vari pretendenti rimangono sullo sfondo perché qua le storie sono quelle dei personaggi che nel romanzo appaiono per un attimo, entrano ed escono da una porta senza dare nell'occhio, servono a tavola e puliscono la casa. Molto divertente, ed interessante e ben scritto anche. Specialmente nella prima parte non si rimpiange Jane, anzi, la lettura scorre veloce, i personaggi e gli ambienti sono ben delineati, c'è persino un contesto storico che nei romanzi della Austen è sempre tralasciato. Se proprio vogliamo trovare una pecca ecco, direi che forse la scrittrice si è presa qualche libertà con i personaggi austeniani originali, ma poco importa, sicuramente questo libro non ha la pretesa di essere una pietra miliare della letteratura, è solo un libro gradevole che fa venir voglia di riprendere in mano quelli di Jane!