L'Amelanchier Canadensis è un delizioso alberello che dovrebbe trovare spazio in ogni giardino, anche in uno piccolo.
Perché? Perché è delizioso, un alberello dalle forme aggraziate e di grande generosità.
Ecco, questo è il suo fiore, ne produce una moltitudine appena avverte un sentore di primavera, è un fiore leggero, profumato, che resta sull'albero fino a quando iniziano a spuntare le foglie, inizialmente rossicce che assumono con l'avanzare della stagione un bellissimo colore verde pastello.
E non è finita qua! Ai fiori, alle foglie seguono i frutti, piccoli, tondi, buonissimi! Da noi non si usano tanto, ma in Canada invece se ne fanno dolci, marmellate, si usano in macedonia, si mangiano la mattina a colazione nello yogourt.
Sono ricchi di rame e di ferro, piacciono molto anche agli uccelli ed al mio cane che ha imparato da me a mangiarli direttamente dalla pianta. Oramai è una convenzione a lui i rami bassi, a me quelli più alti.
Arriva poi l'autunno e naturalmente il nostro alberello non si tira indietro, anzi, le prime notti fredde lo colorano di uno splendido arancio.
È stata proprio un avella scoperta per me, forse ne pianterò un altro, al fondo del giardino.
Quando l'ho portato a casa era solo un esile ramo spoglio, mai mi sarei immaginata una così bella riuscita.
Beh, spero di avervi dato un'idea per i prossimi acquisti quando visiterete una delle tante bellissime mostre mercato che stanno per iniziare, ora vi lascio con un'ultima immagine dell'alberello fotografato questa mattina!
31 marzo 2019
26 marzo 2019
La coperta della Bonnie
Da tanto tempo desideravo fare una coperta di quelle che gli americani chiamano Log Cabin non so perché visto che purtroppo il mio inglese non è abbastanza buono per capirne il senso reale. Log Cabin significa casa costruita con i tronchi, tipo quella alla David Crockett per intenderci e quindi forse è perché questo tipo di coperta è fatta incastrando e lavorando i vari pezzi in modo che uno aderisca all'altro come una casa di tronchi. Mah..
Se vi venisse voglia di cimentarvi....
Se invece preferire iniziare con una coperta questa di Bonnie Sennott è molto carina e facilissima da fare, senza una sola cucitura.
È il classico lavoro da televisione e da inverno, la si lavora e si sta al calduccio!
Bonnie Sennott è una simpatica signora del Massachusset, creatrice di modelli di maglia, ma anche e soprattutto secondo me, bravissima ricamatrice astratta, i suoi pannelli ricamati mi affascinano moltissimo, riproducono textures simili a quelle che si trovano in natura e sono veramente molto evocativi.
Provate a dare un'occhiata ai suoi lavori se vi va.
Ad ogni buon conto il modello che ho scelto si chiama Next in Line e mi è piaciuto molto sferruzzarlo.
Per la sua realizzazione ho scelto la Lima della Drops, un misto di lana ed alpaca che rende tantissimo e conferisce al lavoro la consistenza della lana unita alla morbidezza dell'alpaca. E che costa molto meno della Cascade consigliata da Bonnie!
Viene bella grande, ma la si può realizzare nella misura che si preferisce, non ci sono problemi con questo tipo di lavoro.
Provare per credere!
Se vi venisse voglia di cimentarvi....
Se invece preferire iniziare con una coperta questa di Bonnie Sennott è molto carina e facilissima da fare, senza una sola cucitura.
È il classico lavoro da televisione e da inverno, la si lavora e si sta al calduccio!
Bonnie Sennott è una simpatica signora del Massachusset, creatrice di modelli di maglia, ma anche e soprattutto secondo me, bravissima ricamatrice astratta, i suoi pannelli ricamati mi affascinano moltissimo, riproducono textures simili a quelle che si trovano in natura e sono veramente molto evocativi.
Provate a dare un'occhiata ai suoi lavori se vi va.
Ad ogni buon conto il modello che ho scelto si chiama Next in Line e mi è piaciuto molto sferruzzarlo.
Per la sua realizzazione ho scelto la Lima della Drops, un misto di lana ed alpaca che rende tantissimo e conferisce al lavoro la consistenza della lana unita alla morbidezza dell'alpaca. E che costa molto meno della Cascade consigliata da Bonnie!
Viene bella grande, ma la si può realizzare nella misura che si preferisce, non ci sono problemi con questo tipo di lavoro.
Provare per credere!
11 marzo 2019
Frittelle di zucchine
Le frittelle di zucchine si preparano in un attimo con pochi, semplici ingredienti e normalmente piacciono a tutti.
L'unica cosa che richiede un po' di tempo è il riposo delle zucchine grattugiate fino a che non perdano la loro acqua, ma basta una mezz'oretta.
Ecco gli ingredienti, ma ricordate che è una di quelle ricettive che vanno molto ad occhio perché si sa, le zucchine non sono tutte uguali!
Per quattro persone:
quattro zucchine chiare medie
due uova
80 g di farina
erba cipollina tagliata fine (o cipollato tritato)
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 pizzico di lievito
olio per la padella
sale q.b.
Come prima cosa di grattugiano le zucchine mondate
e le si mettono a scolare in un colino con un pizzico di sale perché facciano l'acqua.
Trascorsa una mezz'oretta si strizzano accuratamente come si vede nella foto e poi in una ciotola si mischiano tutti gli ingredienti aggiungendo il lievito alla fine.
A questo punto non resta che friggere le frittelle in poco olio ed in una padella antiaderente, si prende il composto con un cucchiaio non tanto grande e si formano dei mucchietti che vanno poi leggermente schiacciate.
Si cuociono rigirandole con cura fino a che non sono belle dorate.
Si possono preparare anche un po' prima, poi si tengono in caldo nel forno.
Buon appetito!
L'unica cosa che richiede un po' di tempo è il riposo delle zucchine grattugiate fino a che non perdano la loro acqua, ma basta una mezz'oretta.
Ecco gli ingredienti, ma ricordate che è una di quelle ricettive che vanno molto ad occhio perché si sa, le zucchine non sono tutte uguali!
Per quattro persone:
quattro zucchine chiare medie
due uova
80 g di farina
erba cipollina tagliata fine (o cipollato tritato)
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 pizzico di lievito
olio per la padella
sale q.b.
Come prima cosa di grattugiano le zucchine mondate
e le si mettono a scolare in un colino con un pizzico di sale perché facciano l'acqua.
Trascorsa una mezz'oretta si strizzano accuratamente come si vede nella foto e poi in una ciotola si mischiano tutti gli ingredienti aggiungendo il lievito alla fine.
A questo punto non resta che friggere le frittelle in poco olio ed in una padella antiaderente, si prende il composto con un cucchiaio non tanto grande e si formano dei mucchietti che vanno poi leggermente schiacciate.
Si cuociono rigirandole con cura fino a che non sono belle dorate.
Si possono preparare anche un po' prima, poi si tengono in caldo nel forno.
Buon appetito!
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