29 novembre 2010

ANN McCauley, il quinto!

E ciao! Ecco il quinto quadrato della coperta, carino no? Il motivo centrale mi è piaciuto talmente che l'ho utilizzato per il davanti del golfino Rowan che gironzola sulle poltrone ed i divani di questi tempi.


Fare questi quadrati è molto divertente perchè il lavoro cambia continuamente ed   ogni quadrato realizzato è per me una sfida vinta, ora però sospendo perchè devo
dare spazio agli altri progetti iniziati. E devo terminare il golfino, che mi serve anche!

24 novembre 2010

C'era una volta...

un tempo in cui avere un lavoro a maglia bastava ed avanzava, ed ero saggia e morigerata e prima di iniziarne uno, bisognava finire l'altro. Al massimo si poteva fantasticare un po', pensare magari ad un colore, vagheggiare intorno alla leggerezza di un filato, guardare con attenzione le vetrine o lasciarsi  suggestionare da qualche golfino intravisto in un film rigorosamente americano o inglese.
A quei tempi le Emmefassio, le Micicute, le Amelie,le Fragole erano perfette sconosciute. E le Isolde? Al massimo delle eroine nibelunghe. E che diamine!
E finito un lavoro, se ne iniziava un altro. Ed il cesto dei gomitoli era solo uno e solo in un posto.
Ed invece niente! Tutto finito! Eccomi qua in preda alla sindrome delle Laniste quasi Anonime, con quattro lavori in corso d'opera, un angolo del salotto oramai nascosto dalla lana, ferri a due punte, circolari, a una punta, contagiri, marca punti...una vera bellezza, mi diverto da matti!
Grazie a tutte.

23 novembre 2010

Happy Inside


Chi meglio di un gatto sa apprezzare la comodità di una casa accogliente?
Il cuscino più soffice, la poltrona più comoda, il letto più caldo, se c'è un gatto in casa non c'è dubbio li sceglierà senza esitare! Ed allora IKEA ha fatto testare proprio ai gatti le qualità dei suoi prodotti e ne ha liberati 100 nel suo negozio di Wembley, in Inghilterra...
Direi un esperimento molto divertente!

19 novembre 2010

E' arrivato un pacco...

da  CasaCenina !  Ordinato sabato scorso, arrivato ieri...sono velocissimi parbleu!
Ispirata da una grande, non ho potuto resistere ed anch'io ho ordinato lo schema del  Chistmas at Hawk Run Hollow perchè è troppo bello!


Vorrei sapere perché sono sempre i lavori più lunghi che mi attraggono, forse è la pazienza e la lentezza che in qualche modo sono insiti  in questi progetti a farmeli preferire. Poi però, questi progetti interferiscono con quelli più veloci, e così rischio di diventare ansiosa...
Ma tant'è, vi invito a fare questo pane, così impastando con calma e delicatezza, a lungo, le tensioni si allentano e la casa si riempie di un profumo che coccola.
Pane alla zucca e castagne


300 g di purea di zucca
350 g di farina 00
60 g di farina di castagne
65 ml di acqua di cottura della zucca
1 cucchiaino e mezzo di sale
1 cucchiaino e mezzo di livito di birra disidratato
Cuocere in acqua salata la zucca tagliata a cubetti per una decina di minuti o fino ache non è bella morbida. Scolarla conservando il liquido di cottura e schiacciarla con un forchetta.
Mettere la purea ottenuta in una ciotola capiente e d aggiungere gli altri ingredienti mescolando prima ed impastando dolcemente poi per una decina di minuti. Ai deve ottenere un impasto liscio ed elastico.
Lasciar  lievitare al riparo delle correnti d'aria per un'ora e mezza, fino a che non è raddoppiato di volume quindi riprendere l'impasto e lavorarlo ancora qualche minuto. Dargli la forma desiderata e disporlo sulla placca del forno rivestita di carta per alimenti a lievitare ancora per 30, 45 minuti.
Scaldare il forno a 230° e infornare il pane. A cottura ultimata, (il tempo dipende dalla pezzatura del pane), far raffreddare su una grata.
E' molto buono, buon appetito!

17 novembre 2010

Finalmente!




Un po' di luce! E di azzurro, forse persino del sole oggi! Mi piace la pioggia, anche le nebbia a volte, è così intima, però ultimamente si sta un po' esagerando. Quando mi ritrovo alle nove di sera a passare lo straccio per terra a cancellare tutto il fango e le impronte di zampette canine per la quarta volta nella giornata, significa proprio che non se ne può più. Senza contare che mi intaso il Mac a forza di scaricare modelli di scialli e moffole, e faccio ingrassare tutti perchè sforno dolci a ripetizione e quindi occorre veramente un po' di sole, per poter stare fuori e riprendere le lunghe passeggiate.
Ah, intanto un nuovo quadrato si aggiunge, e così siamo a quattro, ho quasi finito praticamente!


Ginette Balanger, così ho imparato il punto Astrakan che quest'anno è usato in tantissimi modelli come bordo

12 novembre 2010

Parmigiana di zucchine

Ieri ho fatto ancora una volta questa parmigiana  perchè è proprio buona e si prepara in un attimo, certo però che l'ideale è prepararla durante l'estate, quando l'orto ci soffoca di zucchine ed uno si deve inventare mille modi per cucinarle.
L'unico vantaggio a cucinarle adesso è che almeno il forno acceso molto caldo è un  piacere e non una sofferenza!
Per prepararla occorrono:
4 o 5 zucchine medie
parmigiano grttugiato fresco
mozzarella o scamorza fresca e dolce
olio extravergine
pangrattato,sale

Il procedimento è semplice e veloce, bisogna solo fare attenzione a tagliare le zucchine per il lungo spesse non più di 2,3 mm.
Come prima cosa accendere il forno a 200°.
Affettare le zucchine e disporle in una pirofila unta con poco olio alternando gli strati di zucchine a quelli di  mozzarella e parmigiano aggiungendo pochissimo sale di tanto in tanto. Normalmente scelgo di usare la provola perchè fà meno acqua, se mi manca però, la mozzarella va altrettanto bene, basta sgocciolarla con cura.
Arrivati  all'ultimo strato, cospargere leggermente con il pangrattato e fare un bel giro d'olio.
Infornare.
Il forno deve essere bello caldo, la cottura molto veloce!


Buon appetito!

10 novembre 2010

More about Destini di vetro

Una storia d'amore ambientata in India in un contesto storico e sociale che assolutamente non conoscevo, in una comunità cioè di iraniani zoroastriani emigrati dal loro paese a causa delle persecuzioni musulmane. Gli iraniani (e l'autore ne è un loro discendente) in India trovano un luogo in cui stabilirsi ed arricchirsi ma, come spesso capita, dimenticano molto velocemente la loro condizione di profughi e diseredati e sfruttano con crudeltà e spietatezza la popolazione dei villaggi rurali della zona.
Il protagonista è il figlio di un ricco possidente che si innamora di una giovane donna del villaggio, vittima di un marito ubriacone e violento. 
Leggendo questo libro salta agli occhi come le donne siano sempre proprio l'anello più debole della catena, sfruttate e maltrattate senza pietà. In effetti non è che il libro dica niente di nuovo a riguardo, rimango sempre sconvolta però, di fronte a situazioni simili, stento a credere che possano esistere "culture" e tradizioni che perpetuano simili comportamenti.

9 novembre 2010

Il terzo: Ann Strong

E' il terzo di quelli facili. Mi piace molto il motivo centrale perchè rappresenta  dei melograni  che sono frutti fantastici e bellissimi di un alberello anche lui molto bello che a primavera inoltrata porta dei fiori vermigli (riminiscenze scolastiche!) screziati di bianco.

E' un motivo che prima o poi mi piacerebbe usare su un golfino o un cardigan, devo avere la lana giusta però perché la Lima di Rowan che ho appena comprato non va bene, il punto non risalta affatto.
Dopo molte prove, lunghe riflessioni, estenuanti campioni mi sono decisa e ieri sera ho iniziato la nuova maglia con la Lima per l'appunto! Ma che strano filato...morbidissimo, ma dà un effetto leggermente infeltrito ed i punti ci affogano un po' dentro, non risaltano per niente. Ecco il motivo delle tante prove!
Adesso ho iniziato il dietro che è molto semplice, il davanti sarà più ricco e tridimensionale...
Aspetto dei pareri!

1 novembre 2010

Barbara McIntire, il secondo!

Eccolo qua! Bello intrecciato, direi.





 Il mio secondo quadrato per la coperta.  Non così facile, bisogna fare moltissima attenzione e personalmente non ho ritenuto di dover memorizzare uno schema così complicato e quindi ho sempre dovuto tenere il conto dei ferri e seguire lo schema.
Lo sapevo di dover portare pazienza...
E poi, la scorsa settimana, sono andata alla Compagnia del cotone per procurarmi la lana per fare la giacca di cui ho parlato lo scorso mese: non c'era tutta, la devo aspettare purtroppo, e quindi, ahimè, non sono riuscita a sottrarmi alla tentazione e sono tornata a casa con questa:

E' la Lima di Rowan, un filato molto particolare, praticamente tutto alpaca che si presenta come una  leggerissima catenella e quindi sembra estremamente leggera.
Questa sera forse riesco a fare un campione e a decidere cosa farne. Credo un piccolo cardigan, un po' Aran anche questo, tanto per non uscire dal Mood.
E sperando che l'altra (lana per la giacca, intendo), non arrivi tanto presto!