23 aprile 2011

Gli agnelli

Li avete mai visti?
Nei campi, dico. Sull'erba, vicini alle loro mamme. A giocare come solo loro sanno fare, correndo, saltando, riunendosi in gruppi per poi, nuovamente sparpagliarsi. Sembrano  pieni di felicità e di vita.
Improvvisamente la madre li chiama ed allora è tutto un gran correre a raggiungere una pancia calda e lanosa, una mammella gonfia di latte, i musetti cozzano, i codini vibrano di piacere.
Dopo aver mangiato spesso si addormentano perchè sono piccoli e non hanno tanta resistenza.


Una delle loro passioni, uno dei giochi preferiti è quello di salire sui punti più alti del pascolo, vogliono sentirsi più grandi forse, se non c'è un rialzo del terreno, un vecchio tronco, allora si accontentano e si arrangiano con quello che c'è.
Sono deliziosi, allegri, curiosi, inermi.
Viene poi il giorno in cui sono strappati alle loro madri che gridano straziate per giorni e vengono portati al macello. Chi ci vive, vicino ai macelli, dice che le urla di queste creature sono insopportabili. Poi cessano.
Personalmente, posso dire che tutte le volte che vedo mangiare carne d'agnello provo un profondo disprezzo verso chi lo fa. Lo so, non è politicamente corretto dirlo, ma è la pura verità.

2 commenti:

  1. Sono d'accordo con te, è una vera barbarie. Buona Pasqua Gabriela

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  2. Anch'io la penso così, provo orrore per il macello di tutti gli animali e considero un crimine la loro uccisione. Ciao!

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