22 luglio 2013

Il tempo sospeso


Sarà che a vent'anni vivevo in città e per molto tempo l'estate erano i punti Verdi e si usciva tutte le sere, ed il teatro, la musica e la danza li trovavi gratis nei parchi. E che anche senza una lira ad agosto poi, si era su qualche sperduta, selvaggia isola a farsi stordire dal vento e dalle cicale.
Poi con gli anni sono venuti i viaggi, eccitanti, lunghi, meravigliosi, appaganti, scorte di ricordi.
Ultimamente, per una e mille ragioni, non si riesce a programmare nulla, c'è sempre qualcosa ad impedirlo. L'estate va così, giusto un po' di montagna. E nell'attesa, il tempo mi sembra sospeso, non quotidiano, non di vacanza.
E mi sembra di sprecarlo, le notti inquiete lasciano una sensazione di promesse non mantenute.

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