L'heure bleue è come i francesi definiscono quel magico brevissimo momento in cui il sole è oltre l'orizzonte e la luce è blu. Può essere all'alba o al crepuscolo. È il momento del giorno che preferisco anche se mi infonde sempre un'indicibile malinconia.
Oggi l'ho vissuta passeggiando per le vie dietro l'asilo e mi sono ritrovata a passare davanti a case e giardini dove oramai tanto tempo fa trascorrevo pomeriggi bellissimi, quando avevamo i bambini piccoli. Mi è sembrato di rivederli tutti, a correre, a saltare, a ridere fortissimo nei lunghi pomeriggi d'estate, quando non si voleva mai tornare casa e le feste duravano a non finire, con le corse nei sacchi e le cacce al tesoro, a cercare di mordere le mele nei barili...
C'è una casa in particolare, dove mi fermo sempre a guardare oltre il cancello, proprio dietro all'asilo, vecchia, con il giardino davanti dove una dolcissima amica che da tanto non c'è più, seduta sui gradini raccontava favole bellissime a bambini sognanti.
Sono diventati grandi quei bambini, sono adulti, sono andati per il mondo, ognuno oramai a seguire il proprio percorso, in una vita in cui non basta più un bacio a far dimenticare un dolore.
In quest'ora così calma, brevissima, surreale, nell'aria dolce di una stagione inventata, la malinconia mi avvolge pensando a come tutto passa e non lascia traccia se non nei ricordi di chi i ricordi li insegue.
Meglio che vada a preparare risotto!
Grazie per aver condiviso questi bellissimi ricordi super il ritorno alla realta' con il risotto. Buona settimana
RispondiEliminaStefania