17 marzo 2014
Quel che ora sappiamo
Sicuramente non uno dei più riusciti libri della Dunne, eppure mi ha colpito molto. Parla del suicidio di un ragazzo di 14 anni attraverso le parole del padre che a due anni di distanza dalla morte del figlio scrive una specie di diario.
Quello che mi ha colpito molto è il silenzio del figlio, un ragazzo amato e talentuoso che non riesce a reagire alle provocazioni ed alle angherie di un gruppo di bulli, non riesce a chiedere aiuto, a confidarsi con i genitori.
L'adolescenza può essere un momento molto difficile per alcuni e può durare molto. Quando mio figlio frequentava la seconda media un suo compagno di scuola allegro e vivace, sportivo e pieno di amici si è sparato nella cantina di casa sua. Anche lui non ha mai detto niente a nessuno, non ha mai chiesto aiuto. E quindi queste cose succedono ed io mi sono ritrovata a chiedermi quanto e cosa veramente sappiamo dei nostri figli e come spesso sia veramente difficile poter essere di aiuto e di sostegno. Se un ragazzo non parla e finge, e sanno fingere benissimo, il mestiere del genitore diventa quasi impossibile.
Tutti noi cerchiamo di fare del nostro meglio e speriamo che tutto vada bene, però questo libro mi ha veramente coinvolta e mi ha fatto riflettere sul ruolo non solo dei genitori, ma anche degli insegnanti, degli amici, di tutti noi quando interagiamo con gli altri.
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L'ho letto e fa riflettere moltissimo!
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