29 settembre 2010

La bambina che salvava i libri

                                  
La storia di una bambina tedesca durante la seconda guerra mondiale in un paesino vicino a Monaco di Baviera. Detto così suona abbastanza banale ed invece questo libro è molto bello e particolare, pervaso da un'atmosfera un po' sognante.
E' la storia di Liesel e del suo mondo raccontata dalla Morte, una Morte malinconica, sempre molto affacendata, ma anche spesso compassionevole.
Liesel è una ragazzina di undici anni data in affidamento ad una coppia di mezza età, un imbianchino con poco lavoro perché non ha mai preso la tessera del partito e  una  scorbutica casalinga che lava e stira per le famiglie abbienti del paese. Poi ci sono i bambini che abitano nella strada e con cui Liesel gioca a pallone e va a scuola, fra tutti Rudy, un monello con i capelli giallo limone. Sullo sfondo, un paesino e la Seconda Guerra Mondiale. E naturalmente, man mano che la storia procede, altri personaggi e altri luoghi.
La piccola ed esile Liesel è struggente per la sua pervicacia e la sua sensibilità, ma anche il personaggio di Max, nascosto nella cantina degli  Hubermann è ben delineato. L'autore ha inserito nel romanzo i due racconti del giovane ebreo ed i disegni che li accompagnano.
Durante la lettura, la voce narrante fa dei balzi temporali e spesso anche delle anticipazioni sui destini dei vari personaggi, ma d'altronde nessuno meglio di lei ha dimestichezza con quelli che sono gli esiti finali  delle scelte che facciamo quotidianamente.
Devo dire che mi è piaciuto, l'ho trovato originale ed anche ben scritto.

Markus Zusak - La bambina che salvava i libri 

 


23 settembre 2010

Sformato di zucca

Per festeggiare l'arrivo dell'autunno niente di meglio di una ricettina a base di zucca!                                                          
   Per 4 persone:
 350 g di polpa di zucca gialla
 200 g di champignon
 250 g di ricotta, pangrattato
 4 uova, 1 scalogno
 40 g di parmigiano grattugiato
 40 g di farina
 qualche stelo di erba cipollina
 noce moscata, burro
 olio evo, sale, pepe




Tagliare la zucca a fettine e cuocerla in forno già caldoa 200° per 20'. Pulire i funghi ed effettarli, quindi farli cuocere velocemente con lo scalogno tritato e rosolato in padella con il burro e 2 cucchiai d'olio.
Salare , pepare e profumare a fine cottura con un cucchiaio di erba cipollina tagliuzzata.
Frullare la zucca con la ricotta, la farina, le uova, 2 cucchiai di pangrattato, un pizzico di noce moscata, il sale ed il pepe.
Aggiungere al composto i funghi e versare il tutto in uno stampo rotondo e coprire con un foglio di alluminio. Cuocere a bagnomaria nel forno già caldo a 190° per circa 45'.
Sformare su un piatto da portata e servire accompagnato eventualmente da un'insalatina di rucola che con il suo sapore deciso contrasta decisamente con quello morbido e dolce della zucca.
Buon appetito!

21 settembre 2010

Rosa's sleeveless cardi

Si avvicina il momento di incontrare Emma Fassio e di imparare qualcosa di più sulla tecnica dei ferri circolari. Per portarmi avanti con il lavoro, ho provato a fare uno dei suoi free pattern, il Rosa's,  scegliendo un filato un po' diverso dal suo. Il mio ha una percentuale di mohair che lo rende leggero come una piuma, ma che purtroppo nasconde un po' il motivo traforato che segna le spalle ed i fianchi.

Montare le maglie sui miei rigidi circolari è stato un po' difficoltoso così come i primi giri, poi però il lavoro ha preso il via, il procedimento è diventato chiaro ed io mi sono divertita tantissimo!

E' un modello che si lavora molto velocemente e che si può adattare alla propria taglia praticamente in corso d'opera. Nel mio caso l'ho fatto un po' più lungo, forse sono più alta di Emma!
Alla fine il risultato mi è piaciuto, ieri sera durante una riunione con le amiche del
l" operazione coperta" l'ho fatto provare a MariaCristina e le stava talmente bene che non ho potuto fare a meno di lasciarglielo...

18 settembre 2010

SAL Eté

Questo lavoro inaugura la sezione Fili!
L'ho ricamato durante le vacanze e naturalmente lo schema ha l'inconfondibile stile di Solo.Brode che crea schemi circolari e molto personali. Come si può facilmente vedere non è solo punto croce, ci sono dei punti o meglio dei motivi molto originali spesso lavorati su un solo filo di trama tanto per tenere in allenamento la vista...
Il blog di questa creatrice francese vale una visita, ci sono molti schemi scaricabili e free e ricamarli è veramente divertente.
Il gusto francese per queste piccole cose... si sa, è unico!

16 settembre 2010

Manualmente torna a Torino!

Anche quest'anno torna Manualmente e devo dire che per noi, orfane del Salon du Savoir Faire che oramai si tiene solo più a Parigi, questa è una discreta consolazione.
Dico discreta perchè purtroppo non si avvicina neanche lontanamente alla ricchezza del parente d'Oltralpe, ma tantè!
Lo aspetto tutto l'anno in ogni caso, specialmente per acquistare i lini da ricamo e gli accessori per la maglia così difficili da trovare a Torino. Quest'anno però sono più impaziente del solito perchè avrò finalmente l'occasione di conoscere Emma Fassio e di seguire i suoi due corsi.
Emma è una fantastica ed instancabile knitter, farebbe venir voglia di far la calzetta a chiunque, per me è un vero modello da seguire, una continua fonte di ispirazione!
In questi giorni sto knittando un suo modello e devo dire che mi diverto molto, appena lo finisco ve lo faccio vedere!

15 settembre 2010

Confettura di pesche

Ho ancora trovato delle fantastiche pesche questa mattina al mercato. Vengono da Canale d'Alba, una zona rinomata per la coltivazione di questo frutto così buono e versatile e quindi ho pensato di fare qualche barattolo di confettura.
La confettura di pesche viene molto utile durante l'inverno non solo la mattina sul pane tostato, ma anche come fondo per le torte di mele o gli strudel perchè ha un gusto delicato e non invasivo ed un colore tenue.
Come al solito le mie confetture prevedono solo zucchero di canna  ed una cottura breve!

1 kg di pesche sode e mature
500 g zucchero di canna
succo di 1 limone
Pelare le pesche ( per fare più in fretta immergerle per qualche minuto nell'acqua bollente) e farle a tocchetti.  Metterle in una pentola a bordi alti preferibilmente di rame, aggiungere mescolando lo zucchero ed il succo di limone.
Portare velocemente ad ebollizione, schiumare, rigirare di tanto in tanto e mantenere una cottura vivace. Normalmente dopo un quarto d'ora la confettura ha raggiunto la temperatura necessaria e, lasciata cadere dal cucchiaio, fila.
A questo punto è pronta ad essere imbarattolata in vasetti puliti e precedentemente scaldati nel forno a 100°.
L'operazione di invaso deve essere veloce, la confettura calda deve essere versata nei barattoli belli caldi anche loro e poi si chiude subito.
I vasetti di confettura devono essere lasciati fermi a raffreddare completamente, poi si potranno riporre in un luogo asciutto e riparato dalla luce.
Ottima!