20 dicembre 2014

Martin sec al vino rosso

A dicembre i Martin Sec fanno la loro comparsa sui banchi dei fruttivendoli. Sono perine piccole e dure, con un bel picciolo lungo e scuro, sembrano delle Kaiser in miniatura.
Da che mi ricordi le ho sempre solo mangiate  cotte nel vino rosso dolce e speziato. Sono buonissime, le adoro, specialmente quando mi capita di mangiarle al ritorno da una passeggiata al gelo!
Facili e veloci da fare, hanno una ricetta di quelle che io so dare solo per approssimazione, uno si regola  a seconda dei propri gusti.
In ogni caso bisogna avere:

una decina di pere
zucchero di canna, 3 cucchiai abbondanti
vino rosso (dolcetto, barbera) mezzo litro
cannella, garofano, noce moscata, zenzero in polvere
1 pentola con il coperchio

Si lavano le pere come prima cosa, poi si fa scaldare il vino con lo zucchero e le spezie, si aggiungono le pere in piedi bene accostate tra di loro, si copre e quando arrivano a bollire si abbassa la fiamma e si lasciano cuocere ben coperte. Durante la cottura vanno girate delicatamente in modo che possano assorbire il vino da tutte le parti. Dopo una mezz'oretta sono cotte ed il vino si è addensato.
A questo punto io le trasferisco in un piatto che vada in forno, le faccio raffreddare e le scaldo poi in forno prima di servirle. Il passaggio in forno permette allo sciroppo di addensarsi maggiormente, con un cucchiaio lo si versa bene sulle pere per lucidarle. Non resta che mangiarle, buon appetito!

3 dicembre 2014

Pioggia e pioggia

Quest'anno va così. A parte qualche rara, preziosa giornata di sole, per il resto sembra di vivere sul set di Blade Runner. Non ho più aggiornatola voce " Scesi dai ferri", eppure di cose scese dai ferri ce ne sono tante, dovrei fotografarle per aggiornare i miei progetti su Ravelry, ma la luce è talmente pessima, l'umidità così scoraggiante....
Al momento il lavoro principale sui ferri è il MAGLIONE PER IL MARITO.
Anche lui ogni tanto vuole un maglione..... gli piacciono semplici, rustici e ahimè, con il collo con i bottoni e quindi questa volta faccio da me ispirandomi ad un modello che gli sta particolarmente bene.
Ho scelto di lavorare con il Kilcarra Tweed, un filato bello ruvido, prodotto in Irlanda secondo i metodi tradizionali e in bellissime nuances che ricordano i colori della terra e delle colline d'Irlanda.
Sono alla prima manica, quasi finita, la seconda crescerà più velocemente e poi il collo e l'apertura... speriamo in bene, la chiusura del tubolare con l'ago è sempre stata la mia bestia nera, non riesco a memorizzarla.
Continua intanto la mia dipendenza da calzino....

20 novembre 2014

La mia campagna

La mia campagna, quella che circonda la casa, è bellissima. Non mi annoia mai, mi cura, mi fa sentire ricca e fortunata, amo camminarci, in ogni stagione, con qualsiasi tempo. Specialmente con un cane.
Ogni volta una nuova sfumatura, un diverso profumo nell'aria, trovo sempre un motivo per amare quello che vedo, per stupirmi come fosse la prima volta, eppure i sentieri sono gli stessi da anni.
I campi, le vigne, il grano d'autunno, verdissimo dopo la pioggia.

È un paesaggio di colline, si riesce a camminare a lungo senza incontrare nessuno, a volte una chiesa con il suo campanile con la cipolla come dicevamo da bambini.
Oggi la luce di metà pomeriggio era stupenda, calda, il silenzio perfetto, un passo dopo l'altro, è solo il tramonto che ti fa tornare verso casa, ma intanto si continua, un passo dopo l'altro.
Saluto sempre gli alberi preferiti, amo gli alberi, mi piace toccarli, di fronte alla loro incredibile bellezza mi incanto, sospendo il giudizio, per lunghi attimi i pensieri si fermano, la pace mi avvolge.


11 novembre 2014

Holly, la storia infinita.

Che però finalmente è finita, completamente, fino all'ultimo filo passato, all'ultima maglia raccolta.
Quanta pazienza....
A ben vedere ci ho impiegato tre anni per finire l'opera, lo prendevo in mano e poi lo abbandonavo per lunghi periodi, l'ultima volta l'ho abbandonato praticamente per 13 mesi, ma poi mi è scattato un periodo Termina Progetti e così anche il bistrattato Holly è stato completato.
Il risultato finale è fantastico, la Felted Tweed Rowan declinata in così tanti colori è perfetta, il capo risulta leggero, ma allo stesso tempo molto compatto. È leggero perché è lavorato con il metodo ad intarsio e quindi i fili non vengono passati sul retro del lavoro, ma solo intrecciati al cambio colore. Il risultato finale è che anche il retro risulta pulito ed ordinato.
Passare i fili dietro o ai lati è stata la cosa peggiore, un lavoro noiosissimo ed interminabile, vedere però il lavoro crescere nelle sue sfumature e nei cambi di colore è stato molto grtificante, Kaffe Fasset si conferma sempre il grande artista del colore che è, mi sono piaciuti tantissimo i rametti blu...
Per i dettagli tecnici, per chi volesse cimentarsi nell'opera, trovate tutto qui.



5 novembre 2014

Hanno vinto loro

Venti giorni fa, in pieno giorno, approfittando di una passeggiata con il cane, sono entrati i ladri.
Da questa finestra al primo piano, agili come gatti, veloci come ratti, hanno spaccato e devastato,  rubato cose care e preziose e lasciato dietro di sé rabbia e cattivi pensieri.
E sbarre alle finestre adesso, anche al primo piano.
Quando siamo venuti a stare qua, venticinque anni fa, non si chiudevano le porte, noi non avevamo il cancello, d'autunno i trifolau entravano a cercare i tartufi sotto il tiglio, poi piano piano le cose son cambiate, la gente non è più stata la stessa e tanti nuovi, nuovissimi si sono aggiunti non sempre arricchendo il tessuto sociale...
E quindi hanno vinto loro e noi si sta dietro le sbarre, i ladri no.

13 settembre 2014

Uau!

Incredibile ma vero, ho portato a termine il mio primo paio di guanti!!
Iniziati molto tempo fa, improvvisamente li ho ripresi in mano e in un attimo li ho finiti. Come per i calzini, il secondo è molto più facile e veloce del primo dopo che si è capito bene il procedimento.
Il modello è Knotty Gloves di Julia Mueller, il filato scelto Malabrigo Sock lavorato con circolari e punte n°3 tanto oramai sono la regina del Magic Loop!!
Carino il motivo sul polso vero?
Il pattern è molto chiaro, facile da seguire, è free e c'è anche la traduzione in italiano, non si può volere di più direi.
Fare i guanti è quasi più divertente che fare i calzini, credo anche più veloce quindi ne farò molti altri coloratissimi e buffi da regalare....

11 settembre 2014

Crumble di pesche noci

Amo i crumble perché sono dolci rustici e leggeri, ideali per il fine pasto, buonissimi la mattina dopo appena riscaldati e con una tazza di tè profumato.
Come sapete tutti benissimo si possono fare sia dolci che salati, questa volta il mio è preparato con le pesche noci ed arricchito da una generosa dose di spezie.
Occorrono:
5 pesche noci mature
50 g di farina integrale
50 g di farina 00
60 g di zucchero di canna
50 g di burro a temp. ambiente
una manciata abbondante di mandorle pelate e tritate grossolanamente
1 pizzico di sale
succo di limone
cannella
miscela di quattro spezie
Come prima cosa si accende il forno a 180°, si preparano le briciole di copertura mescolando le due farine con lo zucchero, il sale, le spezie, le mandorle ed il burro  sfregando il tutto tra le mani. Si devono ottenere delle briciole grossolane ed irregolari.
In un pirofila si mettono le pesche pelate e tagliate a grossi spicchi, spolverate di zucchero se non sono dolcissime e spruzzate di succo di limone, quindi si copre il tutto con le briciole e si inforna fino a che la superficie del dolce non appare ben dorata.
Buonissimo!!


4 settembre 2014

Scompartimento n.6

Mamma mia che angoscia... Una delle letture estive questo "Scompartimento n.6" di Rosa Liksom che si è rivelato un libro decisamente ostico e pesante.
Russia, anni '80, sul leggendario treno della Transiberiana diretto ad Ulan Bator, in Mongolia, due estranei si trovano a condividere lo stesso scompartimento: una timida e taciturna studentessa finlandese e un operaio russo, rozzo e violento. La ragazza ha lasciato a Mosca il suo fidanzato che per non dover andare combattere in Afghanistan si è finto pazzo ed è stai ricoverato in manicomio dove però finisce per impazzire davvero, l'uomo invece, è diretto in Mongolia a sfidare una volta in più il suo destino di violenza e miseria. Lo scompartimento è uno spazio claustrofobico, al di là del finestino l'immensità del desolato paesaggio siberiano immerso nel silenzio dell'inverno.  

Un paesaggio segnato dalle rovine di grandi opere in dissoluzione, simulacri di un mondo in disfacimento. Sono gli anni che precedono lo smembramento dell'URSS, l'economia affonda, lo stato continua a costruire casermoni di cemento in periferie squallide e remote, ovunque fango e disfacimento e povertà. 
Lo stile di Rosa Liksom è scarno, spesso crudo, nessuna indulgenza, nessun tentativo di cogliere qualche particolare rassicurante, lo squallore e la solitudine la fanno da padroni, viene da chiedersi come si possa vivere in questi luoghi così aspri e crudeli.
Non a caso i dissidenti ancora ai giorni nostri vengono mandati in Siberia.
Arrivata alla fine, chiuso per sempre il libro, mi sono sentita meglio. 

30 agosto 2014

Kelpie, mini KAL d'agosto

Anche quest'anno, sotto un mare di stelle cadenti (pieno di nuvole e minaccia di pioggia in verità) cinque intrepide knitters hanno fatto il cast on della notte di san Lorenzo.
Secondo anno consecutivo! Le partecipanti, le stesse dell'anno scorso, Maria CristinaSilviaCarlaRoberta ed io da differenti parti del globo, ma unite in spirito e lana abbiamo iniziato il delizioso Kelpie di Jared Flood.

Kelpie è una parola che non avevo mai sentito, significa guardiano, spirito maligno delle acque , ma anche Pastore Australiano e visto che Roberta ne ha uno, scelgo questa traduzione.
Ho usato l'amata Holst Garn utilizzando un po' di stash, i colori del bordo solo quattro invece di cinque e devo dire che è uno scialle proprio carino, facile, ma un po' infingardo, sai che è facile, ti distrai e sbagli....

Comunque l'ho finito, lavato e bloccato, mi piace, è pronto per l'autunno e le passeggiate nelle vigne!

9 agosto 2014

Stoccolma


La scorsa settimana ho avuto il piacere di trascorrere qualche giorno a Stoccolma.
Amo il Nord, i suoi paesaggi, le sue città, la sua bellissima gente. La luce brillante, le atmosfere soffuse, l'odore del mare, lo stridio dei gabbiani. Lisbeth Salander, Kurt Wallander, Erica Falck, Pippi Calzelunghe mi hanno tenuto  nel tempo un'ottima compagnia e mi hanno fatto desiderare un bel viaggio in Svezia. Per la Svezia spero ci sarà un'altra occasione, per ora mi sono innamorata di Stoccolma, città bellissima e luminosa, piena di verde e di azzurro, di gente tranquilla ed amichevole.
Stoccolma sorge su una miriade di isole, una di queste è GamlaStan ed è il centro storico dove perfettamente conservate le case  ricordano il fiorente passato della città e la ricchezza dei mercanti che la abitavano.

I colori sgargianti sono dappertutto forse a cercare di sconfiggere la lunga oscurità invernale, nelle cassette delle lettere persino.

E tanti turisti, da  tutto il mondo!

25 luglio 2014

La pioggia ed il mezzo punto

Questa pazza estate in cui piove sempre e fa fresco che viene dopo una primavera assente ed un lungo inverno grigio cupo e pieno d'acqua mi ha fatto capire che era ora che mi dedicassi al mezzo punto ed entrassi a pieno nella psicologia un po' perversa della povera donna anglosassone.
Di quella poveretta cioè, che assediata in casa dalla pioggia quotidiana non poteva far altro che ricamare e ricamare, rivestendo qualsiasi cosa di soggetti a mezzo punto, tecnica peraltro a prova di cretino e quindi accessibile ai più!
Ed allora mi sono decisa, ho fatto il mio ordine a Ehrman, ho aspettato i canonici 20 giorni di consegna delle Poste Italiane, (tanto continuava a piovere, per quello non ero in ansia) e finalmente ho potuto iniziare il mio lavoro!

Ho scelto un disegno di Candance Bahouth  che riproduce uno sfondo di Klimt, si chiama Rust e devo dire che mi piace molto!
Quando ho iniziato mi sono sentita veramente molto inglese, avevo una lampada accesa, erano le due del pomeriggio, un tè caldo ed un cane addormentato ai  piedi a farmi compagnia.
Che tristezza....

16 luglio 2014

Enotera


Molti anni fa un'amica mi ha dato un esemplare di una pianta che amo moltissimo e di cui per molto tempo non ho saputo il nome. E' una pianta un po' magica, fiorisce al crepuscolo e splende nella notte  profumando l'aria di una fragranza a dolce e sottile che ricorda il limone.
Un po' magica perché il momento in cui schiude le sue corolle è breve e convulso, i boccioli strettissimi in un attimo  esplodono tutti insieme e uno dopo l'altro si aprono sotto gli occhi di chi li osserva: un vero spettacolo che non mi stanco mai di guardare!
Si chiama Oenothera odorata, il suo nome comune è Rapunzia e mi ricorda la favola di Raperonzolo, viene chiamata anche Stella della sera, cresce al sole o a mezz'ombra, si risemina da sola ed in pochi anni riempie il giardino se non si eliminano i suoi piantini in primavera.
Chi viene a trovarmi in estate, l'anno dopo ne ha sempre qualche pianta in giardino o sul balcone , se la volete, vi aspetto, una Rapunzia non si nega a nessuno, è troppo bella e divertente!

8 luglio 2014

Obsidian by Lisa Mutch

Uno dei momenti più divertenti nella vita di una compulso-knitter è quello in cui, filato alla mano, si sceglie il modello da realizzare. Non necessariamente deve essere il modello di una stilista, uno se lo può anche inventare, visto però che qui si comprano un sacco di pattern e visto che ne ho una cartella piena, sfruttiamo gli acquisti!!
Passo primo: scelta tra i filati dello stash.... ecco qua ad aspettarmi una bellissima seta bourette  acquistata all'ultimo Camp Cuore di Maglia e tinta dalla dalla bravissima  Woollisa , il colore è Stone, un grigio sfumato molto interessante, con lievi sfumature  glicine.
Il modello sarà Obsidian di Lisa Mutch, una stilista che mi piace moltissimo, ma di cui non ho ancora realizzato nulla. Amo la sua ossessione per il grigio ed  i suoi modelli sono suggestivi sia che si tratti di scialli che di maglie.

Ovvio che intanto mi metterò a dieta!!

19 maggio 2014

Axel

È passato più di un mese dall'ultimo post, me ne accorgo adesso, il tempo corre sempre più veloce, le cose da fare sono tante ed il blog, poverino, ne risente.
Oggi però voglio condividere con chi mi legge la mia gioia per avere di nuovo in casa un piccolo peloso buffo quattrozampe: il piccolo Axel!
Ora ha 60 giorni, pesa solo 4 Kg ed è più piccolo di un gatto, anzi è piccolo e nero, da grande però sarà come la sua mamma, molto chiaro:
i baffetti chiari lo dimostrano!
A distanza di quasi un anno dalla morte di Maggie, posso cominciare a non essere più tanto triste. Chi mi conosce sa che per me la quotidianità non condivisa con degli animali diventa arida, spesso noiosa, sicuramente molto meno piacevole. Il contatto ed il rapporto con gli animali mi tengono  in relazione ad un'altra dimensione, quella della parte non umana del mondo, ma non per questo meno importante. Essere in qualche modo connessa con il mondo naturale ed animale mi fa stare molto meglio, il mio equilibrio migliora enormemente, è stato così da quando piccolissima mi perdevo per ore in un intricato ed enorme giardino a cercare di allevare lucertole e passeri caduti dal nido.
Benvenuto Axel!



15 aprile 2014

Pomeriggio al castello

La scorsa settimana ho finalmente fatto una capatina al castello di Pralormo in occasione di Messer Tulipano, erano anni che non ci andavo ed un pochino mi mancava, adoro i tulipani!
Ho accompagnato un'amica e sua figlia che esponeva con un suo allestimento e doveva controllare che la sua creazione stesse bene!
Pomeriggio inoltrato, luce radente e spettacolare, una calma deliziosa.


I tulipani in piena fioritura, in tutti i loro colori, tantissimi!
Una gioia per gli occhi, tulipani dai colori pastello vicini a tulipani dai colori chiassosi ed intensissimi, proprio vero che in natura è difficile trovare accostamenti sbagliati.
Abbandonati i viali principali  si possono percorrere sentierini ombrosi che si snodano tra laghetti e alberi secolari, anche qua tulipani, piantati da sembrare quasi spontanei.
A circondare il castello bordure di tulipani bianchi meravigliosi in controluce:
E poi, ecco come mi piace fotografarli, dall'alto, a curiosare nella corolla, qualche esempio? Ecco qua:
La visita prosegue anche all'interno del castello che ospita  allestimenti bellissimi, giardini in miniatura e da tavola da cui si possono prendere ispirazioni
E l'allestimento di Carlotta lo volete vedere? Cliccate qua, lei è una giovane bravissima architetta del paesaggio e mi fa piacere farle un po' di pubblicità, se vi servisse un nuovo giardino...
Ciao Messer Tulipano, al prossimo anno, chissà!