12 dicembre 2013

Ultimi arrivi

Ricordate il post precedente?  Minacciavo una collezione di quadri e quadretti ricamati e quindi, per portarmi avanti con i lavori, nonostante la polvere, la sporcizia, le macerie, il delirio che oramai da praticamente un mese si sono impossessati di me e della mia dimora,  ho fatto un piccolo ordine a Casa Cenina....
Questa mattina il corriere è arrivato e devo dire che questi schemi mi hanno sollevato il morale, li adoro!!
Dimenticavo, il tema per la piccola collezione è la casa, una casa in cui mai deve mancare almeno un animale...

28 novembre 2013

Finalmente!!!

Ho completato l'ultimo riquadro!!
Vi ricordate del bellissimo schema di Carriage House, il Christmas at Hawk Run Hollow?
Ebbene, vincendo il premio nazionale per la più lenta ricamatrice del paese ho compiuto l'opera!!
Ed in men che non si dica l'ho lavato, stirato e portato dal corniciaio!
Uno sprint pazzesco dopo quasi due anni di lungaggine.
Lo incornicio perché altrimenti non saprei cosa farmene, ho pensato che un ricamo appeso magari è un tantinello pacchiano, se però io ne faccio tanti, di varie grandezze e li appendo tutti insieme, la cosa fa subito "collezione" ed improvvisamente acquista ragion d'essere.
Ho pensato anche che alla mia velocità di esecuzione non si rischia nulla, prima che arrivi ad averne un po', passeranno anni con buona pace di Fogazzaro!

22 novembre 2013

Bye bye.....

Questa mattina abbiamo smontato la cucina, iniziano i lavori, si rifanno i muri e si spaccano i pavimenti.
Dopo tutto sarà nuovo, speriamo bello come ce lo immaginiamo, come lo abbiamo desiderato. Poi diremo "quando c'era la vecchia cucina", o "c'era già la cucina nuova" a segnare quasi due diversi periodi.
Ed in effetti è un po' così.
Questa è stata la cucina della nuova vita nella casa sulla collina, la nuova vita con un bimbo appena nato, l'allegria e l'entusiasmo dei trent'anni.
E qui tantissime sono state le ore vissute, ore bellissime, a volte invece anche molto difficili, ma in questo momento quelli che ho in testa sono i ricordi degli amici a cena, dei nonni le feste di Natale, le corse sfrenate dei bambini, i cani amatissimi..... e le amiche, i caffè al tavolo di cucina, le chiacchiere, le torte, tantissime torte, le marmellate, i disegni appesi al muro, il trenino montato sotto il tavolo.
Bye bye vecchia cucina!
La prossima sarà una cucina abitata esclusivamente da adulti, un po' più seri, appena un po' più stanchi, ma direi ancora abbastanza vispi!! E pronti a ricominciare a cucinare e ad accogliere gli amici tra nuovi mobili, nuovi muri  e chissà magari presto anche nuovo scondinzolii.

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13 novembre 2013

E' arrivato un pacco!

Adoro fare acquisti on-line.
Per me è sempre una festa quando arriva un pacco, persino un po' una sorpresa.
Una sorpresa perché mi stupisco sempre che arrivi..... e che nessuno se lo sgraffigni...
Questo per esempio, è un pacchettino che arriva dal Galles, l'ho trovato uscendo di casa oggi pomeriggio. Già ero contenta per la bella passeggiata  che stavo per fare con le amiche, questa è stata la ciliegina sulla torta: una matassa di Miranda Lace, Posh Yarn, che sono riuscita ad accaparrarmi per la prima volta qualche giorno fa.
Volete mettere il piacere di aprire il pacco, togliere l'imballo, avere tra le mani quello che si stava aspettando? Sembra quasi Natale! Un po' infantile, vero, ma che bello lo stesso!

3 novembre 2013

Nel bosco, in novembre

Basta, a volte, poter imboccare un sentiero
e camminare, un passo dietro l'altro, per sentirsi bene, in pace, circondati dalla bellezza.

Le rocce, gli alberi, l'aria, i rumori quasi impercettibili, i profumi, mi fanno star bene, camminare in mezzo alla natura dà significato alla mia esistenza, mi sento parte di un tutto, in armonia con il mondo.
Lascio alle spalle l'abitato, i pensieri si fan più leggeri, dopo un po' non ci sono più neanche i pensieri.

26 ottobre 2013

Noi siamo i Mulvaney


Le storie delle persone mi sono sempre piaciute.
Sin da piccola, nella cucina della nonna paterna adoravo sentire le vecchie storie, quelle dei bisnonni, delle zie zitelle, le "magne", o dei "barba", gli zii lontani, mai conosciuti.
Le famiglie, gli amori, i bambini, le speranze, i fallimenti, le gioie ed i dolori, i lunghi percorsi, la fine.
Naturalmente adoro i romanzi che mi raccontano la vita delle persone seguendole magari anche per più di una generazione e, quando sono dei romanzi scritti bene, allora ti sembra proprio di conoscerle quelle persone o perlomeno a volte ti ci ritrovi in certe situazioni.
Ultimamente ho letto "Una famiglia americana" di Joyce Carol Oates (una tra le mie preferite) :
Più riguardo a Una famiglia americana
il titolo originale è " We Were the Mulvaneys"e meglio sarebbe stato mantenerlo questi titolo, ma, a parte questo, mi è veramente piaciuto, mi ha fatto sorridere ed arrabbiare, mi ha lasciato una leggera malinconia ed io apprezzo grandemente la leggera malinconia!
La scrittura è fluida, piacevole, le parole sono tante, ma servono tutte per descrivere una famiglia unita ed amorevole, allegra e piena di entusiasmo che in un attimo implode e si sgratola, incapace di far fronte ad un evento traumatico.
A prescindere dalla storia ho amato tantissimo l'atmosfera della famiglia ai suoi inizi, i genitori pieni di forza e di entusiasmo, i bambini magnifici e perfetti come sono sempre i bambini, l'energia, il calore, la spensieratezza. E poi, piano piano, la vita, il tempo che logora, le difficoltà, i bambini che bambini non lo sono più.
Lo vedo tutti i giorni, capita anche a me, mi guardo indietro e spesso ho la sensazione che tutto, un po' di tempo fa, fosse più brillante, più leggero.
Succede sempre così quando si guarda indietro, si tende a ricordare solo i momenti migliori, non è vero? Spero di sì.

28 settembre 2013

Aggiornamento Ravelry...

Ho vinto la pigrizia sovrana, ho ignorato la scomodità dell'autoscatto ed ho aggiornato i miei progetti su Ravelry.... che fatica!!
Ravelry mi costringe a superare l'enorme fastidio ed imbarazzo delle fotografie, le detesto, non sopporto di farmi fotografare però devo dire che mi serve molto vedere le foto dei progetti completati quando devo scegliere qualche modello e quindi mi sembra giusto contraccambiare il favore!
Ed allora, in ordine di esecuzione, ecco i miei ultimi due lavori:
                                            Trapezoid
                                               September
La festa della maglia rasata...... una noia mortale!
Il risultato però ripaga degli sforzi fatti, sono due modelli che vestono bene, mi piacciono e sono piuttosto soddisfatta!

20 settembre 2013

Salsina per funghi crudi

Questa è la ricetta di una salsa adatta a condire i funghi serviti crudi, quelli piccoli e croccanti che si possono tagliare a fettine sottilissime, di solito porcini o reali qua da noi! Epperò, all'occorrenza, va bene anche a nobilitare un'insalatina di molto più prosaici champignon.
Pochi ingredienti, quantità ad occhio, secondo i gusti:

1 mazzetto di prezzemolo
1 spicchio d'aglio
2 tuorli d'ouva sode
1 cucchiaio di aceto balsamico
olio extra vergine
sale q.b.
Con la forchetta, in una ciotola, si schiacciano i tuorli mescolandoli accuratamente con l'aglio ed il prezzemolo tritati finissimi, si aggiunge l'aceto balsamico, si assaggia, si aggiunge all'occorrenza un po' di sale e si continua a mescolare  facendo scendere a filo l'olio. Abbastanza olio, deve servire a coprire i funghi, tagliati appunto sottili sottili e disposti su un piatto di portata.
Meglio se la salsina riposa un po'....

10 settembre 2013

WIP

Che sarebbero poi i lavori in corso. In questo caso meglio sarebbe dire "temporaneamente accantonati".
Eppure, incredibilmente, complici forse le tediose vacanze, qualcosa si è mosso, qualche maglia estemporanea è stata aggiunta, si sono concretizzati piccoli progressi.
E Holly è tornato in auge con tutto il suo ambaradan di rocchetti e gomitoli e schemi e forbici ed aghi e pennarelli:
(Lo so, la foto è pessima)
E si è materializzato quasi dal nulla anche un nuovo quadrato della COPERTA:
Chissà, magari continuo così, senza pensarci tanto, e magari questi lavori anche loro, piccolini, scenderanno dai ferri!!

8 settembre 2013

At Home Bistrot


Ieri sera, a Chieri ha aperto i battenti un piccolo, delizioso nuovo locale. Il coronamento del sogno della sua proprietaria, una donna gentile e cordiale, simpatica ed accogliente che da oggi condividerà la sua abilità in cucina offrendo spuntini a pranzo, merende ed aperitivi fino a tarda sera. Su prenotazione, si potrà avere il locale in esclusiva per una cena!
Prevedo un'imminente  knit-cena, amiche knitters chieresi e torinesi....preparate ferri, gomitoli e paillettes che organizzo!!
Il posto è in piazza Mazzini, in un angolino un po' appartato; si sta tranquilli e naturalmente c'è anche qualche tavolino all'esterno, un vero bistrot!



28 agosto 2013

Letture

Niente paura, continuo imperterrita nella lettura della "Recherche".
Mi sono solo fatta un po' furba e le parti più soporifere le scorro molto alla veloce. Mi piace però, il ragazzo è un grande, detestabile viziato ipocondriaco ma con una sensibilità ed una capacità di esprimere gli stati d'animo e le sensazioni più effimere che è portentosa. In certi passaggi ho ritrovato stati d'animo  personalissimi che mai sarei riuscita ad esprimere a parole.
Di tanto in tanto però una boccata d'aria ci vuole e leggo altro.
Paul Auster, per esempio.
Non lo conoscevo e casualmente ho iniziato dal suo ultimo lavoro, una quasi biografia.
Più riguardo a Diario d'inverno
Mi ha conquistata subito, per il suo tipo di scrittura, per l'umanità che ne traspare, per l'amore ed il rispetto verso le donne, per quel modo un po' buffo di raccontare una vita seguendo i traslochi di una vita ed il tutto fatto con semplicità ed  umiltà.
Paul Auster ha avuto una vita intensa e di successo e da poco è entrato in quel periodo in cui inevitabilmente si tirano le somme, si fanno dei bilanci e si prova a guardare comunque avanti facendo i conti con il tempo che è passato ed ha segnato il nostro corpo e il nostro spirito. Accolgo sempre con entusiasmo istruzioni per la vecchiaia!
Ed ecco quindi che ne ho letto un altro di Paul Auster, Sunset Park.
Più riguardo a Sunset Park
Bello, un romanzo coinvolgente, scritto benissimo, ti inchioda alla pagina e fino alla fine, incantati dalla storia e dalla scrittura si seguono le vicende di Miles Heller che ha ventotto anni, vive in Florida e fotografa gli oggetti lasciati nelle case abbandonate. Una piccola archeologia di esistenze passate, ricordi di una vita precedente,  anche Miles ne ha una  da cui si è allontanato da ben sette anni.








22 luglio 2013

Il tempo sospeso


Sarà che a vent'anni vivevo in città e per molto tempo l'estate erano i punti Verdi e si usciva tutte le sere, ed il teatro, la musica e la danza li trovavi gratis nei parchi. E che anche senza una lira ad agosto poi, si era su qualche sperduta, selvaggia isola a farsi stordire dal vento e dalle cicale.
Poi con gli anni sono venuti i viaggi, eccitanti, lunghi, meravigliosi, appaganti, scorte di ricordi.
Ultimamente, per una e mille ragioni, non si riesce a programmare nulla, c'è sempre qualcosa ad impedirlo. L'estate va così, giusto un po' di montagna. E nell'attesa, il tempo mi sembra sospeso, non quotidiano, non di vacanza.
E mi sembra di sprecarlo, le notti inquiete lasciano una sensazione di promesse non mantenute.

1 luglio 2013

Shangri-La by Paulina Popiolek

Shangri-la, iniziato il 9 giugno per distrarmi e consolarmi della perdita di Maggie.
Con la seta di Woollisa, splendente, luminosa, e morbidissima, come Maggie appunto.


Un modello facile e molto ben spiegato, di grande effetto. Volendo si possono aggiungere delle perline, io volevo farlo solo sulle punte finali, ma poi non le ho comperate in tempo, volevo chiuderlo e così niente perline!
E' uno scialle perfetto per le serate estive, mi metterà sempre un po' di malinconia...


25 giugno 2013

L'amore....

< 23febbraio: il trentesimo anniversario del  giorno in cui conoscesti tua moglie....Uscite di casa nel tardo pomeriggio, attraversate il ponte di Brooklyn e prendete una stanza in un hotel di Lower Manhattan. ....tu e tua moglie cenate da soli nel ristorante dell'hotel. Più tardi prendete l'ascensore fino all'ottavo piano ed entrate nella vostra stanza, dove vi scolate una bottiglia di champagne insieme scordandovi di accendere la radio, scordandovi di accendere il televisore....., e intanto che bevete lo champagne parlate, per qualche ora non fate altro che parlare, non del passato e dei trent'anni  che sono alle vostre spalle, ma del presente, di vostra figlia e della madre di vostra moglie, del lavoro in cui ora siete impegnati entrambi, di un sacco di cose, rilevanti o banali, e sotto questo aspetto  è una sera non diversa da qualunque altra sera del vostro matrimonio perché voi due avete sempre parlato, è proprio il vostro tratto caratteristico, e per tutti questi anni siete vissuti all'interno del lungo, permanente colloquio iniziato il giorno in cui vi incontraste.
Fuori, un'altra fredda notte d'inverno, un altro rovescio di pioggia gelida che sferza le finestre, ma adesso sei a letto con tua moglie ed il letto dell'albergo è caldo, le lenzuola sono lisce e confortevoli ed i cuscini sono letteralmente giganteschi.>
   Paul Auster -  Diario d'inverno

20 giugno 2013

Folegandros

Folegandros è un'isola dell'arcipelago delle Cicladi. Ci andavo una trentina d'anni fa, campeggio libero, anzi liberissimo sulla spiaggia, solo sole, sabbia, vento, sale ed un  milione di stelle.
Non dimenticherò mai l'ebrezza e la perfezione del risveglio all'alba, del primo bagno nell'assoluto silenzio di un mare trasparente e quasi immobile, nuda in perfetta solitudine... altro che Spa ed alberghi di lusso!
Chissà com'è ora, non lo voglio neanche sapere, me la voglio ricordare così...

Ne serbo un ricordo magico, una vacanza perfetta, un mare bellissimo.

Quasi lo stesso colore della mia Botany Lace, non potevo non chiamarlo così...


Grazie Maria Cristina, grazie Cristiana!

16 giugno 2013

Cherry Pie

Oggi è una bellissima domenica, c'è il sole, ma è anche ventilato, si sta bene. Metto in pausa la malinconia ed ispirata da una telefonata da Ravenna provo a fare la torta di cui si è parlato, una torta deliziosa pare, e francese, tratta da un vecchio libro comprato tanti anni fa in una libreria del Quartiere Latino. L'ho leggermente modificata, ho aggiunto un pizzico di spezie, del sale ed è subito diventata molto più british, e quindi ecco qua una bella e buona Cherry Pie!


CHERRY PIE
300 g di farina OO
140 g di burro
1 generoso pizzico di sale
60 g di zucchero di canna
1 cucchiaino da caffè di miscela delle 4 spezie
acqua fredda q.b.
Impastare velocemente gli ingredienti della pasta brisée e porre a riposare in frigo per almeno un'ora.
Nel frattempo con.
1 kg circa di ciliegie
il succo di 1/2 limone
2 cucchiai di zucchero di canna
preparare una composta dopo aver  naturalmente snocciolato le ciliegie e facendole cuocere a fuoco vivace con lo zucchero ed il limone.  Far raffreddare.
Stendere la brisée in due dischi sottili, rivestire con il primo una teglia e disporvi le ciliegie cotte lasciando da parte il succo rimasto. Aggiungere al succo un cucchiaio di maizena e stemperarlo accuratamente. Cospargere le ciliegie con la cremina ottenuta. Ricoprire con il rimanente disco sigillando bene ai bordi.
Cuocere a circa 180° per una mezz'oretta, togliere dal forno e servire tiepido.


Direi che è piaciuto abbastanza...


5 giugno 2013

Ci sono momenti

Ci sono momenti un cui i fatti brutti della vita prendono il sopravvento, su di te, sulle tue forze, sul tuo umore. Non devono necessariamente essere le cose in assoluto più drammatiche al mondo. Ognuno ha le sue. Ognuno soffre dove è fatto per soffrire. Poi piano piano si reagisce, ci si abitua un po', le ore sono appena meno pesanti.
Io faccio sforzi enormi per portare avanti la quotidianità, le cose che amo fare però le lascio, non voglio farle quando sono così angosciata, le rovinerei.
La prima cosa che riprendo a fare è leggere, ma devo leggere qualcosa che mi tranquillizzi, mi ipnotizzi quasi, che mi trasporti con parole calme e desuete, in mondi e vite scomparsi, quasi a cercare la consolazione nella distanza, nel distacco un po' fatalista e filosofico dalle ansie e dai dolori che da sempre, sono sempre gli stessi.

E così, visto che questo periodo carico di preoccupazione durerà a lungo, ho ripreso " La Recherche", spero che mi aiuti, lì le parole sono veramente tante.

28 maggio 2013

Woollisa

Al Camp ad aprile ho conosciuto una giovane donna che piena di entusiasmo e passione tinge lana e seta.
Non ho saputo resistere,


seta pura, sfumata in questi delicatissimi colori, non so ancora cosa diventerà, uno scialle sicuramente!
Ed ancora,


altra seta, più spessa, da lavorare con il  3,5 0 il 4, un color di perla assolutamente affascinante, questa invece lo so, diventerà uno Shangri-La.
Se siete interessate ai filati di Lisa, potete dare un'occhiata alle sue creazioni qui!

24 maggio 2013

Il cisto

Il cisto fiorisce di seta stropicciata nel tardo pomeriggio.


Clair matin arrossisce infreddolita, un po' indispettita forse.


Le manca la protezione del grande cespuglio di salvia, è esposta alle intemperie lei, non come quella viziata e coccolata Penelope che può permettersi il lusso di vestire le più delicate sfumature di rosa


e schiudersi indisturbata rivelando al mondo la sua perfezione!

Indifferente, regale nella sua semplicità, la Chinensis Mutabilis china la sua corolla

a meravigliarsi delle grandi spine in controluce.




La quasi luna

Più riguardo a La quasi Luna

 "A me piace pensare che tua madre sia quasi intera" mi rispose. "Nella vita, tante cose sono fatte di quasi, di non del tutto".
"Come la luna" dissi.
"Eh, già" disse lui. "La luna è intera sempre, ma non sempre riusciamo a vederla così. Allora vediamo una luna non intera, una quasi luna"
"
Una figlia cinquantenne ammazza la madre, vecchia, malata, non più in sé. Non la uccide solo per pietà, o meglio, la uccide per pietà verso sé stessa, per esasperazione, per cercare un riscatto forse.
Un libro molto duro, molto crudo che parla di amore e di odio, di vita vissuta, di malattia.
Mi è piaciuto, ma come sempre Alice Sebold riesce a trasmettermi uno strisciante senso di angoscia e di straniamento che mi spinge a finire in fretta la storia per potermene sottrarre



16 maggio 2013

Scialli!


Non ne abbiamo mai abbastanza!
Di scialli naturalmente.
Lo scialle è quel fantastico progetto che ti permette di utilizzare e provare filati stupendi e preziosissimi senza per questo dover vendere le perle della nonna.  Sono veloci, non hanno taglie, stanno sempre bene, ognuna fa quello che ritiene adatto alle proprie capacità ed è sempre un successo.
Per me gli scialli appartengono a due categorie, quelli che mi permettono di giocare coi colori e quelli che mi mettono alla prova, che sono una sfida  alla mia capacità di concentrazione ed alla mia pazienza.
Quello sopra è Lumen di Silvia Harding ed è stato una buona occasione per cimentarmi con le perline,
questo qui sotto è appena agli inizi e naturalmente appartiene alla categoria dei "colorati".
Un azzurro veramente fantastico, adatto al nome del modello: Sound of Waves di Kieran Foley, mi ricorda il mare delle Cicladi e visto che intanto qui continua il mese di Novembre ...

28 aprile 2013

Una torta di compleanno

Ieri l'altro abbiamo festeggiato i ventitré anni del figliolo. In casa, solo noi tre, un tè come pretesto per una torta e per i doni.
La torta ovviamente scelta da lui e dalle manine sante della mamma preparata.
E' una torta semplice semplice, tipica delle nostre parti e del Monferrato e delle Langhe, si fa in un attimo ed è assolutamente deliziosa. Ecco qua dunque la lista degli ingredienti e le indicazioni per fare una :
TORTA di NOCCIOLE
  250 g di nocciole
  200 g di zucchero di canna
      4 uova
       1 pizzico di sale
       2 cucchiai di fecola di patate

Come prima cosa si macinano le nocciole, fini, ma non troppo!
Poi, si battono a lungo i tuorli con lo zucchero
si montano gli  albumi con il pizzico di sale
si uniscono le nocciole e la fecola ai tuorli e con infinita delicatezza e pazienza anche gli albumi procedendo poco per volta, con una forchetta, sempre cercando di mescolare dal basso verso l'alto.
Il tutto va in una teglia foderata con carta da forno, meglio magari una teglia apribile e si cuoce per una trentina di minuti a 180°.

Il figliolo è un tipetto ruvido, poco pochissimo incline alle smancerie, con un cuore tenero che cerca di
 nascondere ed allora, per scherzare un po', per prenderlo in giro, l'ho trattato come fosse ancora piccolo, con regali da grande, ma un dolce da bimbo.

26 aprile 2013

Chiacchiere ed Inyan

E' quasi un mese che non aggiorno il blog!  Ed è quasi un mese che siamo in primavera senza che peraltro lei, la signorina Primavera, si sia ricordata di tornare a farci visita.
Ha fatto una capatina veloce veloce al Camp per fortuna,
come al solito due giornate divertenti ed intense.
 Siamo state tutte  a lavorare in giardino e a goderci il sole!


Al camp naturalmente ho sfoggiato il mio amato Hayward, un modello che mi ha dato grandissima soddisfazione, facile, perfetto in ogni dettaglio.

Ah...Brooklyn Tweed....
Credo che il naturale seguito e sviluppo di questo lavoro sarà Ives :

bello vero?
Questa volta però, niente lana BT, devo fare economia, non posso svenarmi tutte le volte da Loop, ho pensato invece che perfetta allo scopo dovrebbe essere la Holst Garn.
Capita giusto che la nostra adorabile Federica ne abbia appena ordinati un po'...... 40 colori!!!!!
Non fatevi scappare l'occasione quando arriveranno, la tavolozza Holst Garn è veramente molto ricca, decidersi per un colore piuttosto che per un altro può essere molto difficile.