29 maggio 2015

Outlined

L'estate scorsa mi era piaciuto molto Outlined specialmente per le sue deliziose cuciture in contrasto.  Non ho avuto l'occasione di sferruzzarlo, non avevo neanche un filato che mi ispirasse e così è rimasto lì, poverino, abbandonato in un angolo della mia mente. Poi è tornata la primavera, ho fatto un giretto al mercato ed ho trovato un cotone fine e leggermente sbiadito come piace a me, un cotone ecologico della Laines du Nord... potevo iniziare il mio Outlined!
Che poi ho deciso di fare in tinta unita, che a me gli inserti di colore poi mi turbano e mi limitano negli accostamenti. Sono pignolina negli accostamenti.
È un modello top down, ma all'inizio le maniche ed il corpo vengono eseguiti a pezzi e poi assemblati con i tre ferri in modo da creare le cuciture in rilievo.
La parte finale del dietro prevede gli  short rows e devo dire che sono una bella seccatura perché sono lavorati anche sul rovescio e quando ho ripreso tutte le maglie non sono riuscita ad evitare che si formassero dei buchini.
Giuro che ho fatto e rifatto per ben tre volte!
Il colpo finale però, me l'ha data la chiusura che prevede la simpatica opzione Wikkel braid, un vero disastro. Sono andata molto vicina al mio tipico lancio nel cestino poi però ho deciso di salvare capra e cavoli e di chiudere con i picot  che sono buffi e mi piacciono sempre tanto. Sono anche frivola in certe mie scelte, persino un po' frou frou.
Per il collo ho ripreso le maglie ed ho chiuso con un semplice Icord.
Ed alla fine mi piace anche questo Outlined irregolare, spero che la signorina Simola non si offenda!


24 maggio 2015

Crostata ai frutti rossi

Una vita che non faccio più un dolce. È grave, non un buon segno a parer mio, una pericolosa china verso l'ascetismo culinario che mi mette tristezza solo a pensarci.
Questa mattina ho deciso che dovevo fare qualcosa, prendere delle decisioni a riguardo.
Ho comprato fragole, lamponi e mirtilli.
Nel pomeriggio ho fatto una torta, una

CROSTATA AI FRUTTI ROSSI
230 g di farina
1 pizzico di sale
8 cucchiai di zucchero a velo
150 g di burro a tocchetti
1 tuorlo
la scorza di 1 limone grattugiata
2 cucchiaini di acqua fredda
   Si impastano velocemente gli ingredienti sulla spianatoia fino ad avere una pasta frolla che si lascerà riposare in frigorifero almeno un'oretta. Si stende la pasta in una tortiera a bordi bassi di 25 cm di diametro. Bucare il fondo con i rebbi di una forchetta e rimettere al freddo per altri 15'.
Nel frattempo portare il forno a 190°, coprire il fondo della torta con della carta da forno e metterci dei fagioli a fare peso. Cuocere 15' coperto ed altri 13' scoperto finché la frolla non sarà cotta e dorata.
Far raffreddare.
1 vaschetta li lamponi
1 vaschetta di mirtilli
1 vaschetta di fragole
3 cucchiai di marmellata di lamponi o di fragole
succo di mezzo limone
Lavare la frutta, asciugarla delicatamente con il panno carta, tagliare le fragole se sono troppo grandi quindi disporle sulla base della torta.
In un pentolino diluite la confettura con il succo di limone e fatela sciogliere, quando è liquida versarla sulla torta.
Voilà!
I dolcetti sullo sfondo sono i due soli rimasti di otto ricavati dagli avanzi di pasta frolla...

11 maggio 2015

Nel blu tra il cielo e il mare

Questo ultimo romanzo di Susan Abulhawa è come un pugno nello stomaco, ti fa riflettere e meditare sull'esistenza.
Le storie narrate prendono l'avvio nel 1948 quando la popolazione del villaggio palestinese di Beit Daras subisce un pesante bombardamento da parte dell'aviazione israeliana ed è quindi costretta ad abbandonare le proprie case e la propria vita. Da quel momento la vita cambierà drammaticamente per tutti e la striscia di Gaza, il più grande campo di concentramento del mondo, accoglierà i sopravvissuti per tre generazioni.
La voce narrante è quella di Kaled, bambino sospeso nel blu tra il cielo e il mare, ed il suo racconto è onirico e magico, intriso di poesia, straziante nella sua crudezza.
È un libro da leggere, fa capire tante cose, lascia tanti interrogativi, dimostra come veramente le disparità e le ingiustizie al mondo siano senza fine e senza senso. La scrittrice è palestinese, ora americana, potrà essere sicuramente di parte, racconta però storie vissute sulla sua pelle e quindi direi che offre una testimonianza credibile.
Non posso capacitarmi di come un popolo che ha subito atrocità inenarrabili sia così determinato ed implacabile nella sua ottusa crudeltà e lo so che sono tanti gli israeliani illuminati e pacifisti, continuano  a rimanere una minoranza ed una voce inascoltata.
Il libro è stato completato poco prima che nell'estate del 2014 Israele sferrasse un attacco su Gaza.
"Per sette settimane il suo esercito ha infierito sulla minuscola enclave, già imprigionata e sotto assedio. La fredda prosa delle statistiche ha riportato che sono stati uccisi 2191 palestinesi per la maggior parte civili (80%) tra cui 527 bambini. I morti israeliani sono stati 71, per il 93% soldati combattenti. 11.239 palestinesi sono rimasti feriti 61.800 case palestinesi sono state bombardate, oltre a 220 scuole, 278 moschee, 62 ospedali e l'ultima centrale elettrica rimasta a Gaza....
... Nonostante il terrore e le atrocità subite, i palestinesi di Gaza hanno appoggiato la resistenza perché, per dirla con le parole di uno di loro, - preferiamo morire da combattenti piuttosto che continuare a vivere in ginocchio come bersagli su cui Israele testa le sue armi-"

9 maggio 2015

FANTOOSH! by Kate Davies

Ecco, a volte capita che esce un nuovo pattern e per qualche strano motivo, te ne innamori subito e capisci che sarà il tuo prossimo Cast On visto che tanto hai già persino il filato che era lì, da tempo, proprio ad aspettare questo:

È il  Fantoosh della grandissima Kate, un faro per me, un grandissimo esempio e sicuramente non solo per la sua grande competenza nel lavoro a maglia, ma soprattutto per il suo coraggio e la sua fermezza, per l'entusiasmo e la gioia di vivere che quotidianamente l'accompagnano.
Grazie Kate