31 luglio 2011

Anche i riquadro sei, quello di luglio è completato.
Proprio all'ultimo! Però sono a metà dell'opera! Dovrei riuscire a fare  i prossimi due in un mese per poter arrivare giusta a Natale con il lavoro ultimato...la vedo dura!
Le knitters-amiche continuano a proporre e a tentarmi ed io non so resistere. Ultima grande tentazione questi modelli, sono bellissimi, dateci un'occhiata perchè vale veramente la pena.
Ed intanto oggi parto per Cogne e devo ancora fare i bagagli, o meglio, chiudere casa. Che è una cosa che detesto fare quasi come svuotare la lavastoviglie. Uff!! Vita dura.
Ci si sente e ci si rivede più in là, anche il mio piccolo blog va in vacanza, a fine mese gli aggiornamenti sui avori in corso!

25 luglio 2011

Niente è più intatto di un cuore spezzato

More about Niente è più intatto di un cuore spezzato

Dusan e Rodmilla, due giovanissimi rom, sono i protagonisti di una storia vera che si dipana tra la Serbia ed il campo di concentramento di Auschwitz fino alla rivolta dello Zigeunerlager dove settemila zingari trovano il coraggio e la forza di ribellarsi ai nazisti per sfuggire alle camere a gas.

Ho amato questo libro perchè mi ha avvicinato ad una cultura di cui personalmente so pochissimo, e quel poco che so è sicuramente condizionato dalla diffidenza e dal pregiudizio. Come diceva Fabrizio de Andrè, quello degli zingari è l'unico popolo che non ha mai combattuto una guerra e,come aggiunge Vanna de Angelis, è l'unico popolo che non ha mai fatto prostituire la sue donne.
Attraverso le pagine di questo romanzo mi sono avvicinata ad un modo di vivere sicuramente molto diverso dal nostro, ma anche molto particolare ed anche tutta la parte in cui si parla dell'apporto dei Rom alla resistenza anti-nazista in Serbia mi ha fatto conoscere una pagina di storia che non conoscevo.
Come al solito, la lettura di un libro significativo può essere il punto di partenza per un approfondimento e per una ricerca più completa. Sicuramente resta l'amaro in bocca nel vedere come  atavici pregiudizi rimangono nl tempo impedendoci di avere una mentalità più libera ed aperta,meno concentrata sulla nostra specifica realtà.



24 luglio 2011

Torta al limone con le mandorle

Ieri ho  finalmente  provato una ricetta scoperta almeno un anno fa tra quelle di una fantastica "blogheuse" il cui sito visito regolarmente perchè è ricchissimo di spunti ed idee. Oltretutto le ricette condivise sono tutte assolutamente precise e corrette e quindi se appena si mastica un po' di francese consiglio veramente di farci un salto.
Per tornare alla torta, se amate il gusto del limone è veramnte fantastica con una consistenza soffice e morbidissima in cui risalta la granella della farina di mandorle!

Torta al limone con le mandorle
3 uova
40 g farina
40 g farina di mandorle
80 g zucchero di canna
60 g di crema di mandorle (nei negozi bio)
1 cucchiaino di lievito per dolci
2 limoni, il succo e la scorza
No, non ho dimenticato, niente burro!

Per prima cosa si accende il forno a 170° gradi e poi si procede dividendo i tuorli dagli albumi .
I tuorli vanno montati con lo zucchero fino aa che saranno belli soffici e spumosi poi si aggiunge la crema di mandorle ed il succo dei limoni sempre sbattendo vigorosamente. Quando il tutto è ben mescolato si aggiungono la farina, il lievito, la farina di mandorle e la scorza grattugiata dei limoni. Come ultima cosa gli albumi montati a neve ben ferma amalgamandoli molto delicatamente, come al solito incorporandoli un poco alla volta, dal basso verso l'alto.
Versare il composto in una teglia rivestita di carta da forno e cuocere per circa 25'.
Personalmente ho usato una teglia di 22 cm di diametro, se volete una torta più spessa dovrete usare una teglia più piccola naturalmente!
Controllare la cottura con la lama di un coltello e porre a raffreddare su una griglia.
La torta deve essere gustata completamente fredda, accompagnata se volete, da una bella tazza di tè al bergamotto.
Buon appetito!



10 luglio 2011

Torta di albicocche

Torta di albicocche by gabriela.riva
Estiva e deliziosa questa torta si prepara in un baleno. Unisce al dolce della pasta il gusto deliziosamente acidulo delle albicocche ed è perfetta per una prima colazione o per una merenda sull'erba.
Qua l'ho fatta con le albicocche tagliate a metà, ma si può fare anche con le pesche o le prugne, magari quelle lunghe, tagliate a spicchi.

Torta di albicocche:
125 g di burro                            200 g di farina
100 g di zucchero                     1/2 bustina di lievito
2 uova                                           la frutta scelta
mandrle a scaglie                      confettura di albicocche
Montare il burro a temperatura ambiente con lo zucchero fino a renderlo soffice e leggero, quindi unire le due uova incorporandole bene. Terminare il composto aggiungendo la farina ed il lievito in polvere.
Versare la pasta ottenuta in uno stampo rivestito con la carta da forno e disporre la frutta tagliata in metà o in quarti a seconda della grandezza. In questo caso, le mie albicocche sono state sistemate tegliate a metà, rivolte verso l'nterno e ben strette tra di loro. Bisogna schiacciare un po', che entrino nella pasta. Distribuire le mandorle e spennellare con un po' di confettura di albicocche fatta sciogliere con un po' d'acqua.
E pronta dopo una cottura a 170° per 35, 40'.
Buon appetito!

5 luglio 2011

Troppe cose

Penso sempre che l'estate debba essere una stagione un po' sonnacchiosa, lenta, dilatata ed invece no, mi sbaglio sempre! Le giornate sono piene di impegni, si corre, ci si incontra, si va, uff!! Ed il povero blog? Rimane indietnso sempre che l'estate debba essere una stagione un po' sonnacchiosa, lenta, dilatata ed invece no, mi sbaglio sempre! Le giornate sono piene di impegni, si corre, ci si incontra, si va, uff!! Ed il povero blog? Rimane indietro!

Ed eccomi allora a raccontare che la scorsa settimana avevo finalmente terminato il mio terzo Mea shawl, quello bellino in cotone bio in un viola appena appena polveroso. L'avevo completato con una nappina finale attaccata alla punta e, molto fiera e soddisfatta, l'avevo indossato per poterlo sfoggiare a Vigevano in occasione del concerto di Jeff Beck. Che dire del concerto? Bellissimo, fantastico, il vecchio ragazzo era in forma smagliante, la sua chitarra di più! E ci ha fatto sognare, e ballare e fischiare.


Alla mia amica Carlotta il concerto è piaciuto tanto. Anche il mio Mea, che è diventato suo. E' stata gentile, l'ha fotografato però. Sfocato e mosso, ma," almeno lo metti nel blog" mi ha detto!
Un giorno anch'io avrò un Mea. Forse lo dovrei chiamare Tua.
 E poi, la scorsa settimana ho finito "Libertà" di Jonathan Franzen, già amatissimo  per le sue "Correzioni".
More about Libertà
Una lettura che prende e coinvolge, in cui ti ritrovi a dire : so esattamente di cosa si parla. Direi perfetto per chi ha 40 o 50 anni perchè le tematiche affrontate sono quelle che ci accompagnano ogni giorno e spesso anche tante notti. E quindi il rapporto di coppia, i figli, la società, la competizione, l'ansia, i problemi ambientali, la realizzazione personale, la coerenza, il tempo che passa.
Di Franzen, e di molti altri contemporanei americani, mi piace sopra ogni altra cosa la capacità di condensare in una frase, in poche parole, intere sensazioni o stati d'animo. Le parole che leggi sono poche, ma tu senti che in te smuovono decine di pensieri e ricordi ed esperienze vissute e riconosciute. E quindi in quel momento sai di che cosa si parla.