10 maggio 2011

L'equazione

Sono stata sempre veramente un disastro in matematica. Un'espressione algebrica, nella sua banalità, non mi è mai venuta al primo colpo. I numeri non li ricordo mai, conto e riconto, non ricordo un prezzo, le  percentuali sono per me  un mistero, li scrivo persino male i numeri.
Ed allora è forse per questo che non riesco a capacitarmi di un'equazione che periodicamente si presenta sul mio cammino e che dice che, più una è disponibile e gentile, sorridente e costruttiva più è l'oggetto di musi e nervosimi, maleducazione e ingratitudine. Mah...
E questo in casa, naturalmente, qui si parla di marito e figlio, le amiche per fortuna che ci sono, sempre disponibili, attente, gentili, piene di affetto.
Però, che sfinimento, dover sempre essere il soggetto prescelto ed eletto a sopportare mlumori e frustazioni...

4 commenti:

  1. Con te, che sei la più prossima, sfogano i loro malumori tranquillamente, tanto sanno che li ami incondizionatamente e non ti offenderai mai! Porta pazienza, fai spallucce e guarda fuori che bel verde c'è, che bei fiori... Il sole splende e le amiche sonopronte a consolarti. Ti abbraccio forte forte

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  2. Concordo in pieno con Viola
    un bacione e un abbraccio con affetto

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  3. Quante volte mi hai consolata per questo stesso motivo??? Forse 1000??? Forse di più!
    Non serve essere dei geni in matematica perchè il risultato è sempre uguale... Siamo troooppo buone.
    e ci meritaimo qualcosa di meglio: un cioccolatino! BACIOOOOOO

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  4. Oh Signur! Gabri, tieni duro!! Tifo per te.
    Maria Grazia

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