28 agosto 2013

Letture

Niente paura, continuo imperterrita nella lettura della "Recherche".
Mi sono solo fatta un po' furba e le parti più soporifere le scorro molto alla veloce. Mi piace però, il ragazzo è un grande, detestabile viziato ipocondriaco ma con una sensibilità ed una capacità di esprimere gli stati d'animo e le sensazioni più effimere che è portentosa. In certi passaggi ho ritrovato stati d'animo  personalissimi che mai sarei riuscita ad esprimere a parole.
Di tanto in tanto però una boccata d'aria ci vuole e leggo altro.
Paul Auster, per esempio.
Non lo conoscevo e casualmente ho iniziato dal suo ultimo lavoro, una quasi biografia.
Più riguardo a Diario d'inverno
Mi ha conquistata subito, per il suo tipo di scrittura, per l'umanità che ne traspare, per l'amore ed il rispetto verso le donne, per quel modo un po' buffo di raccontare una vita seguendo i traslochi di una vita ed il tutto fatto con semplicità ed  umiltà.
Paul Auster ha avuto una vita intensa e di successo e da poco è entrato in quel periodo in cui inevitabilmente si tirano le somme, si fanno dei bilanci e si prova a guardare comunque avanti facendo i conti con il tempo che è passato ed ha segnato il nostro corpo e il nostro spirito. Accolgo sempre con entusiasmo istruzioni per la vecchiaia!
Ed ecco quindi che ne ho letto un altro di Paul Auster, Sunset Park.
Più riguardo a Sunset Park
Bello, un romanzo coinvolgente, scritto benissimo, ti inchioda alla pagina e fino alla fine, incantati dalla storia e dalla scrittura si seguono le vicende di Miles Heller che ha ventotto anni, vive in Florida e fotografa gli oggetti lasciati nelle case abbandonate. Una piccola archeologia di esistenze passate, ricordi di una vita precedente,  anche Miles ne ha una  da cui si è allontanato da ben sette anni.








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