26 marzo 2019

La coperta della Bonnie

Da tanto tempo desideravo fare una coperta di quelle che gli americani chiamano Log Cabin non so perché visto che purtroppo il mio inglese non è abbastanza buono per capirne il senso reale. Log Cabin significa  casa costruita con i tronchi, tipo quella alla David Crockett per intenderci e quindi forse è perché questo tipo di coperta è fatta incastrando e lavorando i vari pezzi in modo che uno aderisca all'altro come una casa di tronchi. Mah..



Se vi venisse voglia di cimentarvi....
Se invece preferire iniziare con una coperta questa di Bonnie Sennott è molto carina e facilissima da fare, senza una sola cucitura.
È il classico lavoro da televisione e da inverno, la si lavora e si sta al calduccio!
Bonnie Sennott è una simpatica signora del Massachusset, creatrice di modelli di maglia, ma anche e soprattutto secondo me, bravissima ricamatrice astratta, i suoi pannelli ricamati mi affascinano moltissimo, riproducono textures simili a quelle che si trovano in natura e sono veramente molto evocativi.
Provate a dare un'occhiata ai suoi lavori se vi va.
Ad ogni buon conto il modello che ho scelto si chiama Next in Line e mi è piaciuto molto sferruzzarlo.
Per la sua realizzazione ho scelto la Lima della Drops, un misto di lana ed alpaca che rende tantissimo e conferisce al lavoro la  consistenza della lana unita alla morbidezza dell'alpaca. E che costa molto meno della Cascade consigliata da Bonnie!
Viene bella grande, ma la si può realizzare nella misura che si preferisce, non ci sono problemi con questo tipo di lavoro.
Provare per credere!

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